Rutto Libero: giochiamo facile, Maison Martin Margiela TABI Booties

Finalemente, posso postare un altro bel fautore di rutti, ma stavolta ho scelto di giocare facile e farmi ispirare dal più grande sfornatore di cessi da piede: Maison Martin Margiela. (tranne qualche piccola chicca, ok lo salviamo lo stivale con apertura sul collo del piede, e quello con il chiodo come tacco…)

Surfo sul mio negozio preferito di scarpe usate firmate e BANG!! Arrivano come un pugno nello stomaco. Anzi, uno zoccolo. Di mucca.

Avevo già visto orrori di questo tipo, ma mai avrei pensato di rivederli…no davvero li credevo uno scherzo di cattivo gusto ç_ç.

A volte ritornano.

L’orribile tacco a lattina. cilindrico, tozzo, di un altezza imbarazzante: l’ideale per rendere la vostra caviglia slanciata come un adorabile cotechino.

Ma parliamone, sono FESSI in punta (definiti TABI, come le calzette giappe)! Ma quanto possono essere scomodi? Ma chi ci ha creduto tanto da Margiela? Un Ninja?? bah! :O

Se notate nella foto sopra c’è anche un inutile effetto arrotolato dietro, dal calcagno in su, pratico =_=.

Ma poi…l’inclinazione della suola è qualcosa di osceno. Mi immagino le vesciche.

Non ce la possiamo fare.

Se vi piace l’orrido, e volete stupire il prossimo con un gioco di punta insolito…600€ da LUISAVIAROMA. Tutti vostri, potete anche prendervela con calma..

Baci,

Momo

15 comments

  1. Sono semplicemente inorridita… evidentemente costei prende ispirazione guardando bovini al pascolo… non c’è altra spiegazioni per una simile schifezza! Vorrei conoscere colei che andrà a comprare siffatta opera, spendendo anche una notevole cifra!

  2. I Tabi boots sono un modello di scarpe prodotte da più di 20 anni, da uno dei più influenti designer nel mondo, Martin Margiela, UOMO. Il suo stile è concettuale e richiede un minimo di conoscenze culturali ed interesse per essere capito. Inoltre queste scarpe sono realizzate in pelle morbidissima che fa si che in foto non ne si possa capire bene la forma, vanno viste al piede…personalmente le ritengo un gioiello di design di moda, geniali, ma capisco che non possano essere compresi da tutti, ancor meno da quel genere di persone che non si accontentano di meno di 5 centimentri di platò…Queste scarpe sono un icona di stile, non lo dico io ma i più grandi esperti e critici di moda; vi chiederei quindi di informarvi sui prodotti prima di “spalmare” critiche superficiali.

    1. Ringrazio per il commento davvero ben argomentato: però io giudico in base al mio gusto.
      Anche le Daffodile sono apprezzate ma io le trovo schifose. CI sono esperti di moda che sparano idiozie di continuo solo per conveniente, sono una commerciale nella vita conosco l’andi.
      Ad ogni modo non le ho mai viste indossate fuori dalle occasioni da obiettivo, da “mi devo far notare”. Da fashion blogger insomma.

    2. abbiamo un background culturale tale da poter capire l’ “arte” e il design, ma queste scarpe, seppur scultura, sono oscene. Le potrebbe aver create anche un dio, fatto sta che fanno schifo comunque. Punto.
      Sono oggettivamente brutte, così come le zampe delle capre sono brutte.
      Forse la zampa di un gattino.. mah, non saprei..

  3. Carissime…mi riferivo nel commento precedente a concetti che secondo me e non solo, sono stati genialmente traslati in un prodotto come questa scarpa…l’idea che sta dietro le Tabi, che da ciò che avete scritto mi sembra di capire non ne siate a conoscenza, è proprio quella di modificare l’anatomia del piede in modo da modificarne l’idea e la percezione, recuperando in contemporanea la tradizione delle scarpe giapponesi, strategia tra l’altro copiata da Prada nella SS 2013…Margiela non cerca la bellezza ideale, al contrario, la cerca nell’imperfetto…Se siete davvero interessate alla moda, il mio è un invito ad informarvi, a leggere e fare lo sforzo di comprendere la filosofia di un fashion designer…vi assicuro che c’è un lavoro enorme dietro…Non fermatevi alla superficie, sono troppe le persone che lo fanno!!!

    1. Ho tabi con tacco e a ballerina, le indosso da diversi anni e sono comode. Per quanto riguarda il gusto, si deve entrare in una mentalita’ diversa dal convenzionale, come del resto tutta la collezione di Maison Margiela. Non sono solita criticare, se dovessi farlo, prenderei di mira chi “copia” e non chi e’ “originale”!

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