zeppa

Missione Primadonna: scambi tra sandali e borsette infinite!

Succede che devi sostituire un articolo perchè non ti va bene, anche se si tratta di un amato dono, così sempre in binomio con la mia co-copilota Melania abbiamo impostato la rotta : Concorezzo (MB)->Pieve Fissiraga (LO) per fare una capatina veloce da Primadonna.

 

Avevamo da cambiare un paio di scarpe e una borsina da sera….entriamo in scena!

Il negozio che si è preso di mira per questa rapida e indolore missione è quello situato nel centro commerciale di Pieve Fissiraga, solitamente gestito da un’antipatica e acidissima tizia bionda….e da un simpatico suo collega molto disponibile e poco invadente!

Siamo entrate nel negozio quasi all’orario di chiusura, ma anticipando il simpatico invito della gerente ad andarcene di corsa con un “facciamo in fretta” ci siamo messe a pattugliare il negozio in modo rapidissimo per scovare un potenziale sostituto al regalo fuori misura.

LA simpaticissima gerente mi avvisa che non posso toccare niente, e che no, non si va oltre quel limite che stanno riordinando…checcavolo, non devo toccare niente. E ancora no, non posso vedere quella scarpa là.

Si parte decisi: niente tacchi e niente scarpe scollate, ottimo. Non di guardano le borsette nere e si punta al neutro ma grintoso. Ok.

Intanto siamo coinvolte nelle prime selezioni….ecco i candidati:

 

prima9

 

Cariniii…solo che è un modello un po’ difficile da declinare

 

prima8

 

Idea stupenda quella dello stivaletto mezzo centrino/pizzo, però sembra non essere tanto bella indossata quanto esposta: il collo del piede è un po’ schiacciato, se calzato conferisce al piede un aspetto

 

 

prima10

 

 

Beeeellooooooooo!!!!  Fuori budget!! :C

 

Così siamo andate a vedere i non tacchi….ma con rialzo: LE ZEPPE! Un modello ha catturato l’attenzione di entrambe:

primadonna3 primadonna4 primadonna6 primadonna1 (1)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Zeppe, carine, easy ma mooolto slanciate! Senza scadere nel volgare.

Apprezzo la sottile strisciolina di pelle che accompagna la linea della tomaia, rende tutto più leggero spezzando il monolito della suola, che già in corda e zeppata poteva risultare sensibilmente laterizia.

Lo scollo è davvero ben studiato e il laccetto alla caviglia è all’altezza giusta!

Quelle blu!! QUELLE BLUUUUUU!!!

Ormai era fatta, mancava solo la burocrazia del cambio alla cassa e……

SBAM!

primadonna5

We have PERFEZIONE!

Stampa Camo e zeppa!!!!!!!

Eccola nella vita reale:

 

2014.05.06.20.18.02

 

Alla luce quasi normale, del crepuscolo lodigiano, si possono capire tessuti e colori: è una tela denim in camouflage sul marrone, soletta marroncina e zeppa in corda color naturale.

Borchiette metal in silver sopra la strisciolina in pelle.

2014.05.06.20.18.29

 

Si può apprezzare la proporzione tra platform e rialzo, molto calibrata: slancia senza inclinare troppo la caviglia, ideali per andare al lavoro o per camminare, evitando di esagerare. Carinissima la talloniera ridotta al minimo ma sinuosa.

2014.05.06.20.18.39

 

Mi piacciono un sacco! Ottima Scelta, come sempre,  Copilota Melania!

 

Assieme alle scarpe ci ha seguite anche una bellissima e capientissima borsa,  ve la presento presto!!

 

Baci

 

Momo

 

 

 

 

 

Tentazioni pastello, corde e tacchi assassini su Asos: CLEO B

Sono depressa, perchè il lavoro mi spreme e non ho nemmeno il tempo per lavare i pavimenti: ieri ho dovuto prendere un permesso per rassettare casa a dovere…siamo a quei livelli…God.

Aggiungiamo che Uomo è abbastanza pigro, tanto da non rivolgermi nemmeno la parola (consuma troppe calorie, limita anche i gesti) e dormire tutto il tempo. Poi si sveglia alle 6 del mattino e guarda un video con PieroAngela che racconta delle Palafitte. Tipo.

Ma non divaghiamo: ieri sera avevo voglia di spendere denaro in scarpe e dopo un giretto poco fruttuoso dai miei spacciascarpe di fiducia (messi in pole: un sandalo kitchissimo fucsia e oro, una deco di pazzo pazzo pizzo e un sandalo mediocre ma basic-to-die-for) mi sono ritagliata anche un viaggetto virtuale in quelle di ASOS, rigorosamente nella sezione  sconti-outlet.

Tutto abbastanza brutto fatta eccezione per un designer che si merita tutta la mia stima: CLEO B ♥ e i suoi dannatamente belli Flamingo!!

Sono uno spettacolo color mint green che contrasta delicatissimamente con i dettagli in corda e il raso nero. Così perfette!

Mi fa un filo strano il tacco in questa foto, sarà la prospettiva perche negli altri modelli è normale. Alto, sottile e abbinato alla punta “ragnetto” che ricorda i sandali in gomma dell’infanzia, oppurtunamente rivisitata con materiali “adulti”.

A molti la punta così può non piacere, perchè chiusa, perchè troppo sportiva, io trovo che sia una novità ben calibrata: un open toe avrebbe reso questo sandalo più banale e per questo anche meno accattivante 😀

Per le meno temerarie esistono anche di colori normali, come questo bellissimo taupe scuro:

(dove, con la tinta naturale, il sandalo acquisisce anche spessore)

E un delizioso arancio che si traveste da color cuoio rovesciato chesta benissimo con i dettagli corda e nero: etnici e chic allo stesso tempo!!

Si trovano, appunto, su Asos nella sezione saldi e costano 190€. Sì questo è il prezzo ultra scontato…di listino vengono la bellezza di 405,89€. Eottantanove. Stiquarzi. Sono bellissime *_*

Sempre nella medesima sezione su Asos ho trovato anche questa deco con zeppa sagomata bel-lis-si-ma:

La versione nera tanto quanto, ma questa nude è adorabile! L’impuntura volutamente esagerata in oro, la noce a metà sulla punta ♡. Riconfermo questa designer (io la immagino femmina per via del nome, in caso contrario mi scuso XD) come GENIO!! Sono le scarpette per l’ufficio perfette: slanciano, non si incastrano, sono basic, hanno un particolare weird e stanno bene quasi con tutto! Circa 245€. In saldo, ovvio.

La scappata sul sito Cleo B era d’obbligo: appena lo apro resto folgorata!! Scarpe color vitamina con tacco scultura a forma di musicassetta *_____* Amo. Musicassetta, di nuovo, sulle peeptoes, che diventa poi pochette, scritte fumettose ben interpretate: sbaaaav (nota: quelle che vi ho presentato io da Asos non hanno la suola in cuoio, queste del sito sì. Probabile power up nel frattempo ;D? ahah). Resta il fatto che questo brand gravita nel “lusso streetwear UK”. Roba giusta, insomma.

Via con la carrellata di immagini rubate dal SITO

Fumetti, musica, hip-hop wear, vintage, un cucchiaio di Ferragamo d’antan.

Bel mix 😀

Questa è solo una mini selezione, sul sito troverete un mucchio di bellezze XD Peccato non funzioni ancora lo Shop on Line, ci tenevo a mettere anche i prezzi.

Quanto mi piace scoprire nuovi talenti!

Che ne dite?

Baci,

Momo

Rotocalco del Gomitolo – Plateau: odi et amo

Orgogliosi Gomitolini,

rieccoci a toccare argomenti spinosi, il nostro caro plateau, dolcificante per tacchi aspri, impervi e senza pietà, feticcio modaiolo che sfocia nel fetish diretto, o, nei casi peggiori, direttamente nelle scarpine da signora della notte.

(stesso concetto, diversi risultati ;D )

Non deve essere troppo alto altrimenti diventa volgare, c’è chi lo ama senza limiti, chi lo detesta per principio ma lo apprezza solo sulle zeppe, chi lo vuole anche se il tacco è basso perché è tanto di moda, chi non ce lo vede nemmeno dipinto sulle scarpe in corda. Un mondo spaccato in due sarebbe troppo comodo, siamo spaccati in mille opinioni differenti. Ma è il caso di puntualizzare.

Qual è il primo motivo di esistenza per il nostro plateau? Permetterci di raggiungere vette inaccessibili altrimenti, parlo di tacchi 14/16 e oltre, qualcosa che fino a qualche anno fa avrebbe destato seri dubbi. Forse anche oggi, ma non se pensato e calibrato a puntino: trovo che su determinate calzature possa essere davvero il valore aggiunto che fa la differenza, la spezia che rende il piatto indimenticabile. Un esempio? Le VeryPrive di Louboutin sarebbero le stesse senza quel pezzetto di suola che spunta? No, assolutamente. Non a caso è il modello di peep toe con plateau per eccellenza.

Certo, così uscire dal circolino del tacco 10 fisso sembra facile, no? Ma calma, siamo sempre su un tacco 10, 8, 9..11 cm al massimo! Ok, che misurato a tutta lunghezza rende qualcosa come “tantomila” però quello che conta davvero è l’inclinazione del piede. Purtroppo la cosa che mi fa più male è sentire di fantomatici tacchi 12 indossati da persone che al massimo portano un 10 pulito. Con il plateau è ancora più facile cadere in errore.

Parlando di errori, arriviamo al dunque: il plateau ci permette sì di camminare tra le nuvole, ma anche di penare come fossimo all’inferno. Badate bene, e qua serve tutta l’attenzione, non è confortevole per la camminata come sembra! Innanzitutto non è intuitivo camminarci, il nostro piede è convinto di toccare terra e, giustamente, “pesta” per cercare la stabilità, però si ferma prima del “dovuto” sulla piattaforma, che per quanto imbottita è comunque rigida, complice anche il fatto che per reggere la struttura appesantita, la suola perde tutta la sua flessibilità (come fosse una zeppa). Anche il tacco, ovviamente, non è anatomicamente intuitivo per il nostro corpo, ma la suola pieghevole agevola la questione mettendo in funzione anche il metacarpo, con una scarpa platform è la sola caviglia a pagare lo scotto per i nostri capricci di moda *_*

Quindi, attenzione alle nostre povere caviglie e alle calzature troppo rigide, che possono anche causare microtraumi, il segreto è sempre la massima di Paracelso: è la dose a fare il veleno. Anche a me capita di amarne qualche paio, ma le alterno a calzature più flessibili.

Consigli:

All’atto dell’acquisto, se il vostro cuore è stato rapito da una svettante goduria platform-munita, oltre ad aspetto estetico fate molta attenzione anche al peso della calzatura: alzatela con un dito e soppesatela per una decina di secondi. Se vi affatica, e vi assicuro che moltissime scarpe lowcost lo fanno ç_ç, avete  tra la mani qualcosa di potenzialmente tritacaviglie. Forse tonificherà i vostri glutei, ma non stateci mai arrampicate per più di una serata, massimo due, a settimana.

Altra importante questione è legata alla stabilità della struttura, issatevi sulle potenziali amate, entrambe, e sporgetevi in avanti un poco: se vi sentite “ribaltare” in avanti è indice di cattiva proporzione tra le parti: camminando ve ne renderete conto. Questo soprattutto perchè i plateau asimmetrici vanno forte, e si stanno mettendo a dura prova tutte le leggi della fisica. Ho un sandalo Zara bellissimo ma il plataeu “a cucchiaio” mi fa sentire sul dondolo di continuo, oltre al mar di mare si rischia di rimetterci l’osso del collo.

Plateau interni: attenzione allo spazio vitale per le dita dei piedi. Spesso questo punto è lasciato in disparte, in virtù dell’estetica dell’insieme, a volte sono larghi come lavandini e il risultato è osceno, molto cheap, altre volte strizzano da morire. Attenzione. I materiali sintetici non si ammorbidiscono mai.

Non dirò una parola-sentenza sull’altezza o sugli stili perché ognuno deve scegliere sempre e comunque seguendo il proprio gusto e cuore.

Baci,

Momo

Shoepershoe Challenge #1 Rubber Wedge Loafers.

Ciao Gomitolini,

la mia assenza è presto giustificata, so che ieri iniziava lo ShoeperShoe Challenge, ma è successo un disastro. Venerdì sera, al mio arrivo a Torino, mentre mangiavo un boccone in pizzeria con Marco, qualcuno mi ha scassinato l’auto, rubandomi la valigia e alcuni effetti personali del mio fidanzato. Questo ha comportato per me la perdita della mia amata fotocamera Pen e di ben 3 paia di scarpe. Sono entrata in un tunnel di depressione da cui solo oggi sono riuscita a sorridere un po’.

Hello my sweet little Woolballs,

my absence, during these days, it cleared up soon: I well know that yesterday was the first day of ShoeperShoe Challenge, but a horrible disaster is happened to me. I was just arrived in Turin, so, me and my boyfriend went to eat something in a Pizzeria, as always we do. During this time (about an hour) someone had burgled our car (in the parking!!), and stolen my luggage and some personal effects of my boyfriend. This disaster led me to miss my beloved Olympus Pen camera and up to 3 pairs of shoes…as well as many clothes. I’m fallen into a tunnel of depression from which only today I managed to smile a bit…

Quando ti rubano un bagaglio, si portano via una fetta della tua vita…per esempio mi han preso il mio piccolo set da cucito. Pochi euro di roba, ma è stata la cosa che mi ha fatto più male: c’era il mio regalo di San Valentino dentro, un set di due tovagliette americane a forma di biscotto secco fatte da me. Che rabbia!

When someone steal you something it’s as if he would take away a piece of your life. For example, to me they have also stolen my small sewing kit, it was paid just few euros, but this was the thing that hurt me more: it contained my handmade gift for Valentine’s Day, a set of two american tablecloths shaped about petit biscuit, sewed by me. I’m so angry!


Comunque non ho dimenticato la sfida scarpologica cui partecipo e anche se senza fantasia e scattata con l’iphone, ho una fotina in cui ho indossato il mio unico paio di scarpe del week end….quello che indossavo al mio arrivo!

However, I haven’t forgotten the ShoeperShoe Challenge which I’m still participate and I take this “poor and sad” photo with my boyfriend’s Iphone on Monday! I wore only what I saved on in that ugly Friday ç_ç

WHAT: Rubber wedge loafers

WiTH:Black coat,  blue sweather (not shown) blue jeans OVS, strange striped socks.

WHERE: MAZZE’ (TO)

WHEN: Monday 14 february

(tutto quello che ho salvato.) uhm…perdonate la faccia schifa.

E’ l’unica che ho potuto scattare, purtroppo si sono presi anche i miei vestiti più carini che mi ero portata per l’occasione del primo post!

Unfortunately, this is the only intelligible photo we took. (They also took away my nicer clothes! uhm..also my pijama and all my cosmetics, i have to say..sigh!!)

Kisses

Momo